Tour de France 2019, Prudhomme: “Abbiamo reso il percorso più vario, non più duro”

Christian Prudhomme spiega i criteri che hanno portato alla scelta del percorso del Tour de France 2019. Nel giorno della presentazione ufficiale della prossima edizione della Grande Boucle, in programma dal 6 al 28 luglio 2019, il direttore della corsa ha motivato le scelte a margine del vernissage andato in scena al Palazzo dei Congressi di Parigi. Oltre alla partenza dal Belgio, con Bruxelles che ospiterà la prima delle tre frazioni previste in territorio fiammingo, hanno sorpreso la collocazione delle cronometro e la scelta di concentrare molte tappe di montagna nella terza settimana, nonostante il primo arrivo in salita, sui Vosgi, giunga prima rispetto alla tradizione e già nel quinto giorno di gara.

“La nostra intenzione non era quella di rendere la corsa più dura, ma più varia. Ci saranno più di trenta montagne tra prima, seconda e terza categoria e questo rappresenta un record. Avremo anche cinque arrivi in salita, due in più rispetto alla scorsa edizione. Sarà soprattutto la sequenza delle salite a poter fare la differenza. Ci sarà solo una settimana di distanza tra l’arrivo sul Tourmalet e l’ultima tappa di montagna a Val Thorens. In sintesi cinque tappe di montagna saranno concentrate in cinque giorni e riteniamo che questo possa produrre effetti. Ci saranno meno Hors Catégorie, ma più salite. Vedremo come ciò inciderà sul risultato finale”.

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